Il processo di estrazione di criptovalute comunemente chiamato mining è il processo tramite il quale vengono approvati e aggiunti nuovi blocchi alla blockchain.

Per far sì che ciò avvenga è necessaria una potenza di calcolo misurata in hashrate, ogni miners in base alla potenza di calcolo messa a disposizione della rete (H/s) riceverà come compenso una parte delle monete appena create. La potenza di calcolo viene generata da CPU, GPU o ASIC, che eseguono calcoli in base a quale moneta si decide di estrarre, dove da ciò dipende il tipo di algoritmo stabilito al momento della creazione della moneta. I più diffusi sono:

• SHA-256 (l'algoritmo di Bitcoin)
• Ethash
• Scrypt
• X11

Esistono svariate decine di algoritmi con ognuna le sue peculiarità, regole e metodo di crittografia.

La maggior parte delle monete ad oggi viene minato tramite ASIC che formano la Proof of Work, ovvero l’algoritmo di consenso alla base di una rete blockchain. Questo algoritmo viene utilizzato per confermare le transazioni e produrre i nuovi blocchi della catena; PoW incentiva i miner a competere tra loro nell’elaborazione degli scambi, ricevendo in cambio una ricompensa. I miner risolvono il problema, danno vita a un nuovo blocco e confermano tutte le transazioni al suo interno.

Esistono due metodi per immettere la propria potenza di calcolo in rete:

Collegare la propria macchina ad una POOL – nate per offrire la possibilità a piccoli miners di ricevere la propria ricompensa in base all'hashrate immesso; ciò garantisce un'entrata mediamente minore, ma sicura.

Minare in solo mining da la possibilità di poter estrarre un blocco da soli e ricevere la ricompensa del blocco tutta per se, ma nella speranza di avere “fortuna” nel ricevere il blocco da minare.

Mediamente il blocco lo riceve la pool o il miner che ha più hashrate, infatti nelle grandi pool è facile che arrivino più blocchi, ma sarà altrettanto facile che venga suddivisa la reward a molti più minatori; infatti le pool con meno hashrate offrono solitamente fee più basse per invogliare nuovi miners ad unirsi a loro.

Le mining farm sono strutture interamente dedicate al mining di cryptovalute con enormi potenze di calcolo; esse sono molto energivore in quanto un ASIC di ultima generazione può arrivare ad assorbire più di 5 KW/h a piena potenza e in queste farm ce ne sono a centinaia, quindi spesso nascono o in paesi dove l'energia elettrica è molto economica oppure capita spesso che si costruiscono vicino centrali idroelettriche che offrono contratti per loro molto vantaggiosi. Le strutture sono organizzate in modo tale da garantire un flusso d'aria costante in quanto sono macchinari accesi H24 e producono molto calore, i cablaggi elettrici sono di tipo industriale dato l'enorme assorbimento elettrico; il tutto viene controllato tramite appositi sistemi operativi (vedi HiveOs,BrainOS e altri) che permettono di monitorare tutto da una singola postazione.

I piccoli miners sono coloro che hanno poco hardware e nella maggior parte dei casi minano in casa o nei garage, fare ciò è redditizio durante i periodi Bullish quando le crypto hanno un valore molto alto che va a superare i costi energetici dell'hardware, infatti durante un bear market molto spesso questi miners vendono il loro hardware dato che il prezzo dell'energia è superiore all introito dato dall'attività dato il contratto di utenza energetica standard.