Cos’è la Proof of Stake?
Iniziamo con la definizione di Proof of Stake, che possiamo tradurla molto lontanamente in italiano con “prova che si ha un interesse in gioco”.
Che cos’è, però, la Proof of Stake? Si tratta di un algoritmo di consenso. Il suo scopo è quello di permettere la creazione di un nuovo blocco e quindi avallare nuove transazioni che saranno poi registrate sulla blockchain.
Essa nacque nel 2011 sul forum Bitcointalk soprattutto per superare il precedente meccanismo chiamato Proof of Work (PoW), che è alla base del Bitcoin.
Come funziona la Proof of Stake?
L’algoritmo di consenso Proof of Stake per validare nuovi blocchi non richiede computer con alta potenza di calcolo, come avviene per il Bitcoin e le criptovalute Proof of Work, ma funziona in un altro modo.
Innanzitutto l’inserimento di nuovi blocchi sulla blockchain per le criptovalute Proof of Stake si chiama forging e non mining. I blocchi sono infatti forgiati e non sono minati.
Come si partecipare al forging? Semplicemente lasciando le criptovalute interessate ferme nel tuo wallet per un buon periodo di tempo, il processo viene chiamato staking.
Una volta che un utente inizia a fare staking, ovvero a congelare le proprie monete digitali, il sistema casualmente sceglie gli utenti che forgeranno il nuovo nodo e li ricompenserà con delle criptovalute, che di fatto costituiscono un guadagno per l’utente.